giovedì 22 luglio 2010

La storia: un blocco di cemento del Muro di Berlino

"La Libertà ha molte difficoltà e la Democrazia non è perfetta. Ma noi non abbiamo mai dovuto alzare un muro per impedire alla nostra gente di fuggire!"
JFK



Il muro non è solo l'elemento base di una costruzione, ma è anche per definizione una barriera, un ostacolo, qualcosa di difficile da superare, dove longitudine e altezza superano, solitamente di molto, lo spessore; sono purtroppo tanti gli esempi di muri in questo senso, che hanno diviso i popoli.

Il più famoso ed eclatante è sicuramente il Muro di cemento di Berlino, ufficialmente Barriera di protezione antifascista, che divideva
"192 strade (97 tra le due parti della città e 95 tra Berlino Ovest e la DDR), 32 linee di tram, 8 linee di metropolitana di superficie (S-Bahn), 3 linee di metropolitana sotterranea (U-Bahn), 3 autostrade e numerosi fiumi e laghi".



La costruzione di questa emblematica opera iniziò fra il 12 e il 13 agosto 1961 allo scopo di evitare l'emigrazione dalla porzione controllata dall'URSS, cioè la est, verso l'ovest, controllato dagli USA; dopo la II Guerra Mondiale infatti Yalta stabilì che la Germania (e quindi Berlino) dovesse essere divisa in quattro per essere controllata da USA, URSS, Francia e Gran Bretagna, ma nella realtà si limitò a due: Berlino Ovest e Berlino Est.
Con la Guerra Fredda (1949) i berlinesi dell'est furono sempre più limitati nelle loro azioni fino alla costruzione del Muro, linea della Cortina di ferro, cioè della separazione fra la zona di influenza statunitense e quella russa.





Ai 155 km di barriera, costantemente migliorata e rafforzata nel tempo, nel 1962 venne aggiunto un secondo muro internamente alla frontiera, creando la "striscia della morte". Tre anni dopo ci fu la terza generazione del Muro: lastre di cemento armato coperte da un tubo dello stesso materile e unite da montanti in acciaio. Nel 1975 fu la volta del Muro di quarta generazione di 3,6 m di altezza, frutto dell'assembleggio di 45.000 sezioni da 1,5 m di larghezza ciascuna con, nella strisica della morte, recinzioni, trincee anticarro, più di 300 torri di avvistamento, 30 bunker e una strada di 177 km per il pattugliamento.

Immagine del 1986

Ciò nonostante ci furono 5000 fughe riuscite, tra i 192 e i 239 morti, a secoda della fonte, e 200 feriti gravi.

Ricordo dei caduti nella "striscia della morte"

La riunificazione si ebbe grazie alle crescenti difficoltà dei paesi dell'est e all'arrivo di Gorbaciov; in particolare la "Perestroika" venne vista con un certo imbarazzo e poi con crescente resistenza dai dirigenti della Repubblica Democratica Tedesca: nel 1989 le piccole rivoluzioni nell'economia, i cambiamenti democratici e politici in Polonia, in Ungheria e nell'Unione Sovietica riempivano i giornali di tutta Europa. Così la gente trovò nelle ambasciate della Germania Federale a Praga, Varsavia e Budapest il territorio occidentale in cui rifugiarsi; il colpo decisivo arrivò quando l'Ungheria, il 10 settembre, aprì i confini con l'Austria: così la strada dalla Germania dell'est all'ovest passava attraverso l'Ungheria e l'Austria ed era inarrestabile. Anche l'ultimo tentativo di salvare il salvabile col cambiamento dei vertici del partito comunista e del governo fu inutile. Quando la sera del 9 novembre un portavoce del governo democratico tedesco annunciò una riforma della legge sui viaggi all'estero, la gente di Berlino est lo interpretò come se il muro dovesse cadere, così migliaia di persone si riunirono davanti al muro, ancora pattugliato, mentre altrettante stavano aspettando dall'altra, a ovest, con ansia e preoccupazione. Nell'incredibile confusione di quella notte, qualcuno, e ancora oggi non si sa esattamente chi sia stato, dette l'ordine ai soldati di ritirarsi e, tra lacrime ed abbracci, migliaia di persone dall'est e dall'ovest, scavalcando il muro, si incontravano per la prima volta dopo 29 anni.

Il 9 novembre 1989 è quindi considerata la data della caduta del Muro, festeggiata con il mega concerto di Roger Waters (ex bassista dei Pink Floyd) con l'esecuzione di The Wall dal vivo.
L'abbattimento ufficiale del Muro di Berlino, iniziato il 13 giugno 1990 nella Bernauer Straße da 300 guardie di frontiera della DDR, terminò a novembre dello stesso anno: fu portato a termine da 600 soldati, 13 bulldozer, 55 ruspe, 65 gru e 175 camion, eccezione fatta per 6 punti che furono mantenuti come monumento. I blocchi di cemento furono demoliti e utilizzati per la costruzione di strade, mentre 250 furono messi all'asta a prezzi oscillanti tra 10.000 e 250.000 marchi tedeschi.







Ecco ciò che resta all'Archeologia del moderno di questo impattante monumento politico: qualche brandello, qualche traccia per terra; indelebili però sono i segni nella memoria di chi ha vissuto sulla sua pelle quell'esperienza. Il Muro ebbe ovviamente infatti un forte impatto sociale, emotivo e culturale, non solo sui cittadini di Berlino o della Germania, ma anche nel resto del mondo. A partire dagli anni Ottanta alcuni artisti famosi (Thierry Noir, Keith Haring,...) iniziarono a dipingere il lato del muro che dava su Berlino Ovest, in seguito migliaia di artisti, anche sconosciuti, utilizzarono il muro per i loro progetti artistici, coprendolo quasi interamente di murales, disegni molto elaborati e semplici scritte.



lunedì 19 luglio 2010

C'era una volta...




...così cominciano tutte le storie che si rispettino e così anche il mio racconto de "Il panettone (dis)suadente"....

C'era una volta (neanche tanto tempo fa visto che si tratta di una invenzione recente) un panettone non di quelli commestibili -che avete capito!?!-, ma di cemento, di quelli che servono per dissuadere il traffico!! Al giorno d'oggi, anno domini 2010, certo non è facile essere "panettone dissuasore" a Torino: ti usano per qualunque scopo, tra cui wc, sgabello, tiracalci e chi più ne ha più ne metta! Il nostro personaggio si chiama Libero, nome azzeccato per uno spirito libero appunto come lui, anche se in realtà libero non è visto che il suo scopo è la fermezza, evitare il transito con il suo ingombro!!!
Lui sognava tutt'altro dalla vita rispetto a cani puzzolenti randagi o anche profumati, ma in libera uscita per i bisognini da fare puntualmente nei suoi pressi; sognava di volare, invece della stanzialità con sopra anche delle "rotondità" umane o peggio dei piedi, che magari non hanno neppure una palla da calciare e se la prendono con lui. Meglio allora assomigliare a un pinguino, facendo da supporto artistico per un " graffettaro", almeno qualcuno passa e ti guarda con curiosità, magari anche simpatia, invece del solito disprezzo simile a quello riservato ai vigili urbani ;-)!!
Ma a lui non era toccata una simile fortuna, quanto piuttosto a un suo vicino.




Una delle caratteristiche di Libero però è di essere suadente, in grado cioè di convincere chiunque delle sue idee: così, stufo ormai da molto tempo della sua "posizione", preso da una grande voglia di volare e di vedere il mare, prova l'ennesimo tentativo per cambiare stato, ovviare alla sessilità, e fa lo sgambetto a un writer per cominciare a parlare: "Ciao, io sono Libero!", "Cià fratello!", "Cosa ti piace nel fare il writer?", "Essere free, potermi esprimere, volare con le ali della fantasia e lasciare una traccia di me!", "Come ti invidio: mi pacerebbe molto potermi sentire libero davvero, volare, ma soprattutto vedere il mare...ti prego fai qualcosa per me, ti prego, ti prego, ti prego...ti renderò famoso in tutto il mondo!", "Ma come faccio?! Sei solo un panettone dissuadente!!", "So che puoi farlo, provaci, metti a frutto tutta la tua fantasia e il tuo estro artistico!", "In effetti mi fai un po' pena: vicino a un pinguino e tu così anonimo!! Vediamo...". Libero freme, non sta più nel..."cemento", spera finalemnte di muoversi verso il mare, di aver trovato la persona giusta per esaudire questo suo desiderio e...pare proprio esserci riuscito:



Ecco il risultato dopo pochi gesti "artistici"...a Libero non pare possibile ora di librarsi nel cielo per fare dei guizzi dal mare...rimanendo fermo!!

Un'oscenità



L'oscenità (dal lat. "obscenus"= di cattivo augurio) è genericamente ciò che offende il comune senso del pudore, non necessariamente solo la volgarità: nel caso del cemento per esempio può essere identificata nel caso "Eternit", dove, pur sapendo gli effetti negativi del fibrocemento, si continuò comunque la produzione senza nessun tipo di precauzione per gli operai.

...e la Cina batte tutti!!!


Nel 2005 quasi il 50% della produzione mondiale di cemento era ad appannaggio della Cina, impressionante!!!

martedì 6 luglio 2010

Abbecedario (work in progress)

A come argilla, una delle componenti fondamentali del cemento, e famiglia Agnelli, che partecipò attivamente al business del cemento nel distretto di Casale.

B come ing. Bonadè Bottino, l'ingegnere del Movimento Moderno legato alla Fiat e alle grandi realizzazioni in cemento, Bergamo, altro distretto italiano importante in questo ambito, e Buzzi Unicem, unica azienda del settore cementifero del casalese che ha resistito fino ai giorno nostri.

C come cave, quelle di marna calcarea, Coniolo, il paese imploso a causa dello sfruttamento del suolo a cava di marna, clinker, la miscela cotta di argilla e calcare che macinata dà il cemento, e Casale Monferrato, il cuore del distretto piemontese del cemento.



D come distretto del cemento, che in Italia corrisponde al Monferrato casalese e al bergamasco.

E come Eternit, la principale azienda produttrice di fibrocemento.

F come forni, utilizzati per la cottura di argilla e calcare, e ing. Pietro Fenoglio, presidente della Società Anonima Cementi del Monferrato e progettista di fama che utilizzò artisticamente il cemento.

G come Riccardo Gualino, imprenditore di grido che investì nel cemento del Monferrato.

H come Hennebique, l'inventore del brevetto del cemento armato.



I come Italcementi, un'altra azienda italiana leader nel settore.

L come lampada di Davy, usata dai cavatori/minatori per lavorare in galleria e rilevare la presenza del pericolosissimo grisou.

M come marna argillosa, altro ingrediente fondamentale del cemento, e mulino a sfere, utile alla macinazione del clinker per ottenere la polvere di cemento.

N come naturale, come era in origine il cemento, cioè prodotto da una miscela di rocce: oggi si produce solo più artificialmente con un composto chimico preparato ad hoc.

O come Ozzano, uno dei centri monferrini protagonisti della storia del cemento in Italia.

P come Portland, il tipo di cemento più utilizzato ogg che prese questo nome alla sua invenzione nel 1824 per la somiglianza con l'omonima pietra, famiglia Pesenti, famiglia bergamasca che ha avviato la produzione cementifera in Lombardia, pozzone, imbocco della cava di marna, e paraboloide, deposito dismesso di clinker in Casale.



Q come ...

R come Ronzone, il quartiere di Casale noto per la produzione di cemento ed Eternit.

S come famiglia Sosso, imprenditori pionieri nella produzione di calce e poi cemento.

T come teleferica, utilizzata per trasportare la materia prima dalle cave agli stabilimenti.

U come Unione Italiana Cementi operante nel casalese, in cui si avvicendarono Gualino e la famiglia Agnelli.

V come vagoncini da trasporto su binario per conferire la materia prima agli stabilimenti.



Z come zucca da vino, usata come borraccia dai minatori.



PS. Le immagini sono state scattate da me o recuperate su Internet.

lunedì 5 luglio 2010

Cosa, segno, scrittura, documento
















COSA: il calcare, l'entità materiale prima da cui si ricava il cemento, il suo "ingrediente" fondamentale.
















SEGNO: miscelando il calcare con l'argilla ad hoc dopo la cottura si ottine il clinker, che macinato dà la polvere di cemento. Attraverso l'idratazione della polvere si ottiene il legante più diffuso in edilizia.
















SCRITTURA: una serie di travi di cla costituiscono l'insieme di segni per realizzare una "scrittura", un "edificio" qualsiasi, comune.















DOCUMENTO: forse uno degli emblemi mondiali dell'architettura in cemento, la cappella di Notre-Dame Du Haut a Ronchamp (Belfort, Francia) di Le Corbusier, il pioniere dell'uso del cemento armato, datata 1950-55.

Sydney Opera House

Uno dei più famosi edifici del continente "giovane", che è sinonimo di modernità, cioè la Sydney Opera House, si contrappone alla classicità del Discobolo del vecchio continente: marmo vs cemento (francobollo per le Olimpiadi 2000).